Veronica Gaido è una fotografa: uno stile concettuale, capace di trasformare immagini in racconti di luce e materia. L’abbiamo incontrata e ci siamo fatti raccontare il suo percorso: da Milano alle grandi capitali dell’arte, ha sperimentato continuamente, sviluppando un’approccio originale e distintivo.
Chi è Veronica in poche parole?
Sono una narratrice della luce e del movimento. Uso la fotografia come un pennello per catturare la fluidità delle emozioni, delle forme e del tempo.
Partiamo dal primo ricordo legato alla fotografia, cosí su due piedi.
Uno scatto fatto con la Nikon 601 che mi regalò mia madre. Non sapevo nulla di tempi o diaframmi, ricordo che puntai l’obiettivo verso mio nonno senza rendermene conto. Quella foto è andata perduta, pagherei oro per riaverla.
Milano che immagini ti evoca?
È una città di riflessi e stratificazioni, un mare in continua evoluzione. È movimento, architettura liquida che si trasforma ad ogni passo.
Come nascono le tue idee?
Dal caos totale per il bisogno di fermarle. L’idea non è mai un punto di partenza, ma una corrente che si forma lentamente e mi trascina con sé.
Qual è il significato dietro il tuo primo lavoro importante?
Il mio primo lavoro, Atman (2010) è nato dal bisogno di esplorare il confine tra il visibile e l’invisibile. Un modo di raccontare il mondo: mai fisso, sempre in trasformazione, proprio come sono io.
Se non fossi un’artista, cosa faresti?
Aprirei un servizio di “consulting per piante stressate”. Parlerei con le foglie, corsi motivazionali per cactus in crisi, e consigli di styling ai ficus.
Qual è il tuo soggetto preferito da fotografare?
Il corpo umano: è uno spazio di risonanza, dove l’energia si trasforma in luce e la carne in linguaggio.
Un’opera d’arte che ti ha cambiato la vita?
Le pennellate infinite di Turner: mi hanno insegnato che la realtà può essere più evocativa quando si lascia incompleta.
Hai mai pensato di smettere?
Sì, tutti i giorni… Ma ogni volta la luce torna a chiamarmi, come un’onda che non può essere trattenuta. È il mio modo di essere viva.







