Alessandro Degnoni

Abbiamo incontrato Alessandro Degnoni, editore e fondatore di Moebius, casa editrice che unisce passione per l’arte e cultura con pubblicazioni che omaggiano grandi artisti e mostre.

Alessandro in poche parole?
Oggi è piuttosto semplice. Un editore. Con la passione dell’arte, e del rock. E dell’Inter.

Come è nata Moebius e come hai scelto questo nome?
Sentivo l’esigenza di energia nuova. Il nome deriva dal nastro di Moebius, una cosiddetta superficie non orientabile. Le normali forme hanno sempre due facce, due lati. Moebius ne ha solo uno.

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La tua sfida più grande?
Una casa editrice, già non lo è?! Allora una casa editrice indipendente italiana che diventa internazionale.

Se dovessi pubblicare un catalogo su Milano, quale artista la rappresenterebbe al meglio? 
Un artista che è scomparso troppo presto: Boccioni. 

Chi è il lettore perfetto per Moebius?
Chi ama i libri e chi ne riesce a cogliere gli aspetti più profondi.

Milano è una città che legge?
Milano è la città che legge. Da dodici anni consecutivi ha questo primato.

Qual è la sfida più grande oggi per l’editoria indipendente? Ci sono differenze rispetto a prima?
Trovare spazio, pubblicando meno. Col sistema attuale è sicuramente contraddittorio, e meriterebbe una risposta molto più approfondita.

Una libreria milanese che per te è un piccolo gioiello?
La libreria Bocca in Galleria Vittorio Emanuele, ha 250 anni.

Il museo che rappresenta meglio la città?
L’Ambrosiana: un centro di cultura aperta.

Come è iniziata la tua passione artistica?
Davanti a una cartolina, alla prima lezione di educazione artistica. “Descriva ciò che vede” … ricordo un oggetto preistorico, ma con una figura modernissima. 

Quale artista meriterebbe una grande mostra a Milano?
Lucio Fontana e Mark Rothko. Quest’ultimo desiderio è quasi impossibile.

Ultimo libro che hai letto e ultima mostra che hai visto?
“Il giorno dei trifidi di John Wyndham”, appena ripubblicato da Neri Pozza. Le mostre si aggiornano settimanalmente, l’ultima “Io sono Leonor Fini”.

Consigli per intraprendere la carriera nell’editoria?
Vivere la passione per ciò che rappresenta un libro. Senza questo meglio cambiare strada.

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