Abbiamo incontrato @shinichi_hair, hairstylist giapponese ormai di casa a Milano, in un posto un po’ insolito: un negozio di animali. Ci ha raccontato del suo percorso, iniziato a Tokyo e passato per New York e Parigi, tra saloni, passerelle e riviste di moda. Un incontro sorprendente con un professionista dallo stile inconfondibile.

Cos’è la libertà nel tuo lavoro?
Il poter lavorare dovunque e decidere quando. Basta avere le forbici in mano.
Lavorare con Cattelan: raccontaci un aneddoto.
C’è stata un’occasione in cui ho messo un pulcino sulla testa…

Ristorante giapponese preferito a Milano?
Nomado e Trattoria Yamada.
Cosa taglieresti di Milano?
Tasse. In Italia in generale.

Un hair-trend che proprio non sopporti?
Non c’è uno stile che non mi piace!
Cosa ti ispira?
Le persone.

Una campagna pubblicitaria a cui sei particolarmente affezionato?
Jil Sander, anni ’90.
Tagliare i capelli: sei più zen o rock’n’roll?
Zen.

Parlaci di questa tua forbice pazzesca!
Le forbici hanno una lama in titanio e l’altra in ceramica, sono fatte a mano. Un regalo di mio padre.
In quale angolo di Milano riesci a sentire un po’ di Giappone?
Al ristorante Yamada o Yamada Night (che organizziamo noi con amici)
Qual è il più grande cliché sui parrucchieri giapponesi?
Abbiamo le forbici più affilate tipo come katana!




Un grazie speciale a @icucciolidellagrandeluna!