In Duomo abbiamo incontrato le ragazze di Milanesi a Milano, brand nato nel 2020, con l’obiettivo di parlare della città attraverso i look dei milanesi.
Portano il loro tocco creativo sui social spottando la gente in giro per la città, di ogni età e stile. E con l’alta moda, tendenze e stile, raccontano di una città in evoluzione.

Qual è la vostra visione di Milano?
Milano non è solo efficienza e cemento, ma un racconto fatto da varie personalità che vivono in quartieri diversi: una città libera.
Quali luoghi amano di più i milanesi?
Brera, Porta Venezia e i Navigli: ogni area racconta una parte della città attraverso chi la vive.

Tre tendenze a Milano?
Friulane, borse in pelle con borchie, foulard.
Il concetto di Milanese è cambiato secondo voi?
Sì: il “milanese” è chi sceglie la città e contribuisce alla sua estetica e identità.

Quali temi trattate di più?
Storie di giovani designer, tendenze, fashion e lifestyle.
Come scegliete un “Milanese di Milano”?
Attraverso l’osservazione quotidiana: look autentici, unici e talvolta divertenti.

Chi sono i personaggi famosi che avete spottato?
Ryan Gosling, Tina Kunakey, Jannik Sinner, Dakota Johnson, Kendall Jenner!
Voi che milanesi vi sentite?
Uniamo stili diversi, ci piace sperimentare e siamo molto curiose.

I milanesi rappresentano bene la città?
Sì, il loro stile quotidiano contribuisce alla narrazione autentica della città, rendendola viva.
Chi saranno i milanesi tra 50 anni?
Ancora più cosmopoliti, liberi nell’espressione, meno stereotipi: cittadini del mondo che costruiscono l’identità della città attraverso le loro storie e stili. La “milanesità” diventerà sempre più plurale, ibrida e aperta.

Progetti per il futuro? Nuove città?
Dalla community digitale si passa a pop‑up reali («Casa MaM») a Milano e Firenze, eventi, workshop e collaborazioni con brand emergenti e internazionali, e chissà… qualche progetto con le community di altre città!
Un luogo del cuore?
Ultramarino per i nostri vini sinceri e piazzetta Borromeo.


