Barbara Bonvicini

Abbiamo fatto due chiacchiere con Barbara Bonvicini, attivista, che ci parla del suo impegno a Milano. Ogni settimana protagonista e co-autrice del @stupefatti_podcast
Vice presidente di @megliolegale. Da sempre si batte per la legalizzazione delle droghe leggere con l’Associazione Radicale Enzo Tortora.

𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵é 𝗵𝗮𝗶 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗼 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗻𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻 𝗟𝗼𝗿𝗲𝗻𝘇𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹𝗼𝗰𝗮𝘁𝗶𝗼𝗻? Sono il luogo del dialogo. Lì ho anche preso la mia prima denuncia per un’iniziativa politica: istigazione a delinquere, organizzavamo corsi di coltivazione della cannabis nelle piazze di spaccio di tutta Italia.

𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼 𝟮𝟬𝟱𝟬, 𝗕𝗮𝗿𝗯𝗮𝗿𝗮 𝗕𝗼𝗻𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘃𝗲𝗱𝗲? C’è la versione ottimista e quella fatalista.
𝗤𝘂𝗮𝗹 è 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗽𝗿𝗼𝘃𝘃𝗲𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗿𝗼𝗴𝗵𝗲? La depenalizzazione, per togliere le persone che usano droghe dal circuito penale.

𝗟𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼, 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘃𝗲𝗱𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲? Lotta, Amore e la Maggiolina, dalla finestra, in lontananza.

È 𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝘂𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗚𝗹𝗼𝘃𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗿𝗼𝗴𝗮?
Le vie del traffico illegale sono infinite, per questo la sola repressione non ha effetto.

È 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗹𝘁𝗶𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗲𝗿𝗯𝗮 𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮?
No, è vietata dall’articolo 73 del testo unico sugli stupefacenti e punita con carcere e multa. Tuttavia, nel 2019 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno definito la coltivazione ad uso personale “priva di rilevanza penale”.

𝗦𝗰𝗼𝗽𝗼 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗲𝘂𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼: 𝗰’è 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮?
Gli psicoattivi legali per uso ricreativo, come alcol e tabacco, non hanno usi terapeutici, a differenza di oppiacei, psichedelici e cannabinoidi.

𝗤𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗻 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗿𝗼𝗴𝗵𝗲? Il mondo è vario: alcuni paesi applicano la pena di morte per reati droga-correlati, altri godono dei benefici delle legalizzazioni. L’Italia si trova nel mezzo.

𝗧𝘂 𝗳𝘂𝗺𝗶? Tu non ascolti Stupefatti!