Barbara Tagliaferri

Abbiamo incontrato Barbara Tagliaferri, direttrice brand e comunicazione per Deloitte da 23 anni.
Deloitte è un’azienda che, come poche altre, crede nell’investimento culturale.

La cosa a cui sei più affezionata?
Il progetto di cui sono più orgogliosa è la prima scultura in Italia dedicata a una donna di scienza, Marguerite, donata a Milano grazie a Fondazione Deloitte e Casa degli Artisti.

Sappiamo che con le feste aziendali non scherzate… Ci dici di San Siro?
Abbiamo realizzato il mio sogno di organizzare un concerto a San Siro per oltre 11.000 dipendenti Deloitte, con Big Mama, Madame, Mahmood e Gabry Ponte, in un evento privato straordinario.


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Non sembra proprio un evento aziendale.
Ma noi siamo un’azienda giovane che comunica ai giovani e investe sui giovani. Qui la maggior parte delle persone ha meno di 30 anni.

E continuerete così?
Certo. Deloitte prevede di assumere 3500 persone nel prossimo anno e la direzione è quella.

Com’è il tuo team?
Fantastico.

Qualche dettaglio in più?
Per me sono fondamentali le competenze umanistiche e le “power skills” come il pensiero critico, la capacità di relazionarsi con gli altri, l’ascolto e l’interesse per il mondo circostante sono fondamentali.

Le competenze tecniche?
Sono importanti, ma non bastano. Ripeto: è essenziale ascoltare e un continuo apprendimento.

L’AI cambierà il vostro lavoro?
La considero una grande rivoluzione simile all’avvento dell’energia elettrica, con enormi vantaggi nella sanità e nella comunicazione.

La situazione della parità di genere sta migliorando nel mondo del lavoro?
Sì, ma la società è ancora lontana da una vera parità. Siamo figlie di una storia che ha imposto più ostacoli alle donne. Fortunatamente, lavoro in un’azienda che investe molto nella parità di genere.

Di dove sei?
Brianzola ma trasferita a Milano per l’università.

Cosa ti piace di Milano?
Amo la zona di Tortona, in particolare via Savona e via Bergognone, che hanno mantenuto un carattere autentico. C’è una vivace scena culturale.

Se Milano fosse una canzone?
Verde Milonga di Paolo Conte.

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