CEO di Better Days, Galleria Disastro e direttore di MI AMI Festival e Rockit, punti di riferimento della musica indipendente italiana, Stefano “Fiz” Bottura è il nostro ospite.
Com’è cambiata l’editoria negli ultimi 30 anni?
Ha visto cambiamenti tecnologici, ma le strutture fondamentali sono rimaste invariate. Grandi gruppi e piccole realtà coesistono ancora e le forme di comunicazione sono passate dalle fanzine alle newsletter e ai podcast. Una novità è la strategia delle startup editoriali, che ora puntano a essere vendute, un concetto impensabile negli anni ‘90.






Come sopravvivere nell’indipendenza editoriale?
Mantenere l’indipendenza editoriale è molto difficile e spesso insostenibile a lungo termine. Dopo 2-3 anni, solo chi ha forti motivazioni o risorse personali può continuare. La vendita a grandi gruppi diventa spesso l’unica opzione.
Perché Rockit e MI AMI?
Rockit è nato nel 1997 per promuovere la musica italiana emergente, offrendo uno spazio online prima dell’era di MySpace e Facebook. È stato un progetto pionieristico, fungendo da database, magazine e community. MI AMI, invece, è la materializzazione di questa visione, un festival che ha iniziato con 3000 spettatori nel 2005 e che oggi arriva a 30.000. MI AMI ha anche garantito la sostenibilità finanziaria di Rockit, anticipando una tendenza comune negli ultimi 15 anni di festival creati da editori per sostenere i loro bilanci.
Quando funziona una comunicazione in ambito musicale?
O quando rassicura o quando spiazza.
Il potere della ricerca quando si parla di immagini dove si trova?
Nell’entusiasmo, nella purezza, nella forza, nella poesia, nella disciplina,
nello slancio, nel silenzio, nello scontro.

Valore della creatività e della comunità?
La creatività, alimentata dall’entusiasmo, è fondamentale in qualsiasi contesto. La comunità è altrettanto essenziale: senza di essa, il valore creativo non può diffondersi. La comunità senza creatività non può prosperare.
La musica della tua Milano?
“Romantico a Milano” dei Baustelle, ovviamente “Luci a San Siro” di Vecchioni, “In my soul kingdom” dei Casino Royale nella versione remixata da Gruff e “15 piani” di Sfera e Marra.
